Come nascondere il widget reCaptcha di Google (v3)

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Chi realizza siti web, con o senza CMS, sa bene quanto fastidioso può essere quello spam generato da quei form non protetti con filtri antispam.

Già da alcuni anni Google ha realizzato reCaptcha, un software in grado di rilevare la “non umanità” di alcuni visitatori (dei bot quindi) e delle loro azioni sul sito.

Recentemente Google ha rilasciato la versione 3 di reCAPTCHA, liberamente installabile sul proprio sito web.

reCAPTCHA v3 è in grado di rilevare il traffico abusivo sul tuo sito web senza creare frizione per l’utente. Restituisce un punteggio per ogni richiesta che invii a reCAPTCHA e ti offre una maggiore flessibilità per combattere contro lo spam e gli abusi come preferisci.

L’implementazione è semplicissima, basta registrarsi, recuperare le credenziali e infine inserire uno script sul sito. Tutto bello vero?

Si, funziona molto bene. Il problema, a parer mio, è l’impossibilità di nascondere o quantomeno spostare il widget che viene mostrato automaticamente in basso a destra (peraltro anche fixed) e che informa gli utenti sulla presenza di reCAPTCHA sul sito.

La motivazione ci sta, perché di fatto il software legge i comportamenti dell’utente e dunque quest’ultimo deve essere avvisato per questioni di privacy.

Come appare il widget (sulla destra se col mouse in hover)

Per fortuna la stessa azienda di Mountain View spiega come nascondere il widget, attraverso l’inserimento di una semplicissima regola CSS:

.grecaptcha-badge { 
  visibility: hidden;
}

L’unico vincolo che Google richiede agli sviluppatori (per i suddetti vincoli sulla privacy) è di inserire alternativamente un testo che informi l’utente che il sito è protetto da reCAPTCHA, rimandando ai testi sulla privacy e sulle condizioni d’uso.

This site is protected by reCAPTCHA and the Google
    <a href="https://policies.google.com/privacy">Privacy Policy</a> and
    <a href="https://policies.google.com/terms">Terms of Service</a> apply.

L’inserimento di questa informativa è richiesta nello “user-flow”, quindi plausibilmente laddove l’utente viene verificato effettivamente (login, form di contatto, ecc…).

Eccoci alla fine, spero di esser stato di aiuto a chi, come me, ha incontrato la stessa necessità. See ya! 😎

Ciao, sono Digital Chris

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